Una ragazzina
che non vuole morire

L’autrice

Tove Ditlevsen (1917-1976) è stata una delle personalità più eminenti della letteratura danese del Novecento. Il suo debutto avvenne nel 1939 con la raccolta Pigesind [Anima di fanciulla]. La crescita nel quartiere operaio di Vesterbro a Copenaghen ha inciso su tutta la sua attività letteraria. Attraverso poesie, romanzi, racconti, saggi e storie per bambini, Tove Ditlevsen ha cercato e ritrovato, per tutta la vita, il mondo della sua infanzia lì collocato. Amore e matrimonio, fragilità e divorzio, scrittura e morte sono stati tutti immortalati nello stile semplice e sobrio, e insieme doloroso e umoristico, che caratterizza la sua scrittura. Amata dai lettori e criticata dai letterati, la sua notorietà in patria fu enorme al pari della sua produzione. Con più di trenta libri pubblicati, Tove Ditlevsen ha dato un’incisiva testimonianza sulla condizione di essere donna e scrittrice nel ventesimo secolo. Di recente è stata tradotta in vari paesi la cosiddetta Trilogia di Copenaghen, romanzi fondamentali in cui Tove Ditlevsen ripercorre la sua vita, dando ai diversi stadi di essa tre titoli esemplari: Infanzia [Barndom], Gioventù [Ungdom] e Dipendenza [Gift]. Questa è la prima edizione italiana che presenta una selezione delle sue poesie.

 

I testi



Avvertimento





Mi ami? Allora devi anche conoscere


lo strano gioco del mio cuore esigente


che può sognare, ma non sa struggere


per il desiderio di qualcosa d’esistente.





Ti conduce per strade oscure e insapute


che ti graffiano a sangue in cinte selvagge.


Ha il suono pesante di melodie perdute


e ama di notte i temporali e le piogge –





e se resti con me, si chiude e ti forza


via via più lontano da ogni strada e sentiero;


senza ali solo scioccamente svolazza,


e fa male saperlo come io so che è vero.





* * *





Autoritratto 1





Non so:


fare da mangiare


camminare col cappello


far star bene la gente


indossare gioielli


ordinare fiori


ricordare appuntamenti


ringraziare per i regali


dare vere mance


trattenere un uomo


mostrare interesse


agli incontri coi genitori.





Non so


smettere di:


fumare


bere


mangiare cioccolato


rubare ombrelli


svegliarmi in ritardo


dimenticare di ricordare


compleanni


e pulire le unghie.


Allisciarmi


la gente


svelare segreti


amare


posti strani


e psicopatici.





So:


stare da sola


lavare i piatti


leggere libri


formare frasi


ascoltare


ed essere felice


senza sensi di colpa.





* * *





Gli eterni tre





Ci sono due uomini al mondo, che


costantemente m’incrociano la strada:


uno è colui che io amo,


l’altro colui che mi ama.





Uno è in un sogno notturno


che abita nel mio pensiero più tetro,


l’altro alla porta del cuore sta attorno


ma io lo lascio al chiuso sul retro.





Uno mi ha dato un soffio di primavera


di quella felicità che presto scolora,


l’altro mi ha donato la sua vita intera


e non ne ha riavuta neppure un’ora.





Uno freme nel canto del sangue


dove l’amore è libero e puro,


l’altro è tutt’uno col giorno che langue


in cui i sogni non hanno futuro.





Ogni donna sta tra questi due uomini


innamorata, amata, e pura –


una volta ogni cent’anni può accadere


che essi si fondano in uno.





Tove Ditlevsen

Una ragazzina che non vuole morire

Cura e traduzione dal danese
di Giulia Longo

ISBN-13: 978887536532-5

2023

pp. 180

cm 13 x 20,5

€ 16,00

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