Poesie olandesi del Novecento
L’autore
La presente rassegna antologica prende le mosse dal fondamentale lavoro del 1959 Poesia olandese contemporanea curato da Gerda van Woudenberg e Francesco Nicosia, ma con l’ambizione di costituirne una specie di integrazione e di completamento. Anche nel nostro florilegio il poeta più anziano è Jacobus C. Bloem e il più giovane Hans Andreus. I lirici antologizzati sono ugualmente venti, quattordici dei quali compaiono in entrambe le antologie, mentre i rimanenti sei sono differenti. Al posto di Bertus Aafjes, Jan Campert, Anthonie Donker, Jan Engelman, Eduard Hoornik e Johan W.F. Werumeus Buning – tutti poeti di indiscusso valore – sono subentrati infatti Ida Gerhardt, Gerrit Kouwenaar, Hanny Michaelis, Edgar du Perron, Victor E. van Vriesland e Leo Vroman. Non è necessario rilevare che tutti i lirici operosi nel lontano 1959, compresi i sei della nostra scelta, sono ora defunti.
La presente antologia propone ugualmente sessantasette testi poetici olandesi, i quali tuttavia differiscono quasi sempre da quelli di Gerda e Francesco: solo dodici liriche, infatti, sono le stesse.
I testi
Jacobus C. Bloem
Novembre
Ecco novembre, ecco le sue piogge,
ecco ancora l’autunno che attanaglia
il cuore triste, sempre più adusato
a sopportare il suo segreto duolo.
E nella stanza, dove rassegnato
trascorro la mia vita d’ogni giorno,
entra salendo dalle strade squallide
una livida luce vespertina.
Passano gli anni inesorabilmente
e un po’ per volta non c’è più uno scarto
tra le scialbe memorie del passato
e la vita che vivo e che m’attende.
Più non ritrovo i teneri sentieri
su cui potevo evadere dal tempo;
sempre novembre, sempre questa pioggia
e questo vuoto cuore, sempre sempre.
* * *
Adriaan Roland Holst
Un giorno
Un giorno tutti quelli
che tra noi s’interposero
non ci saranno più –
Chi sa più i loro nomi?
Un giorno il disaccordo
sarà stato appianato;
il nostro scontro allora
sarà dimenticato.
Cadrà una lieve pioggia
un giorno come allora
sul mare – ed io ti aspetto,
ti voglio accanto a me.
* * *
Martinus Nijhoff
Le nuvole
Coi calzoncini corti ero sdraiato
sul caldo prato, con la mamma accanto.
Sopra di noi passavano le nuvole,
e lei chiedeva: «Che vedi lassù?»
«Scandinavia!», gridavo, e poi «anitre!»,
«una donna!», «un armento col pastore!».
A quei portenti erranti davo un nome.
Sorrideva la mamma tra le lacrime.
E giunse il tempo che più non guardavo
il cielo, pur con tutte le sue nubi;
non tendevo la mano a quel miracolo,
la cui ombra sfiorava la mia vita.
Ora sul prato giace il mio bambino,
mi mostra ciò che vede nelle nubi.
E mi commuovo e vedo in lontananza
le nuvole per cui pianse mia madre.
* * *
Hendrik Marsman
Ricordo dell’Olanda
Se penso all’Olanda
vedo larghi fiumi
che vanno lentamente
in pianure infinite,
filari di pioppi
di rara trasparenza
come piume affilate
piantate all’orizzonte;
e sprofondate
negli spazi immensi
le fattorie
sparse tra i campi,
albereti, paesi,
torri mozzate,
chiese con gli olmi:
un insieme grandioso.
il cielo è basso
e il sole piano piano
affoga in grigi
cangianti vapori
e per tutte le terre
la voce dell’acqua
coi suoi disastri eterni
è ascoltata e temuta.
AA. VV.
Poesie olandesi del Novecento
ISBN-13: 978 88 7536475-5
2022
pp. 200
cm 13*20,5
€ 18,00
Contattaci
Edizioni Joker
Via Crosa della Maccarina, 28/B
15067 Novi Ligure (AL)
Tel/fax 0143.322383
e-mail: info@edizionijoker.com