I frammenti dello specchio
Divagazioni intorno al Sacro,
all'Indicibile, all'Immaginario
L’autore
Nato nel 1952, Gianmaria Panizza vive ad Alessandria. Ha conseguito la laurea in Estetica all’Università di Torino con una tesi su Stephen King e la letteratura horror americana.
Impiegato presso l’Archivio di Stato di Alessandria (Istituto del Ministero per i Beni Culturali) dal 1983 al 2017, dapprima come documentalista, in seguito come funzionario archivista e da ultimo (dal 1999) in qualità di direttore.
Ha svolto ricerche nell’àmbito della storia dei processi per stregoneria (dal 1988); ha pubblicato documenti inediti, redatto la voce “Sabba” per il Dizionario storico dell’Inquisizione (Scuola Normale Superiore di Pisa) ed organizzato convegni su questi temi.
Si è sempre occupato di letteratura fantastica, scrivendo racconti.
Per Edizioni Joker ha pubblicato: Parvenze, visioni, presagi. Soprannaturale in versi (2022), un’antologia di traduzioni di poesie; La luce breve (2023), un racconto lungo.
I testi
«Dove non v’è più Dei, regnano spettri». Così Novalis, filosofo e poeta della prima generazione romantica, scorgeva, all’alba del diciannovesimo secolo che Leopardi definirà «superbo e sciocco», la melanconica e minacciosa erranza dei Numi, scacciati dal trionfo del pensiero razionalista e meccanicista: «gli Dei in esilio», disse Heine. E i Grandi Nomi non ebbero più rispetto, né suscitarono timore semidei, spiriti elementali, lupimannari, fate, la Familia Herlechini, il Piccolo Popolo, la Compagnia di Diana… il riscatto giunse quando il Romanticismo accolse il fantastico, già considerato, con sufficienza, considerandolo di basso rango, nel sacrario della Letteratura; sogni, visioni, fantasmi, vampiri presero a colonizzare gli sterminati territori dell’Immaginario: cospicua parte del perduto prestigio sciamanico tornò allora ai narratori, ai musicisti, ai teatranti, ai pittori. Il Sacro, inestinguibile, uscito a forza dalla porta, rientrava dalla finestra spalancata della Poesia.
«Con questi frammenti ho puntellato le mie rovine». Le Divagazioni che Panizza ci consegna sono nate in accordo alle celebri parole di Eliot nella Terra desolata. Il testo si propone come un passaporto, o meglio come un lasciapassare per l’Altrove, “quel Mond” come lo indica un’antica ballata piemontese (La madre resuscitata). In Frammenti dello specchio – Divagazioni Panizza ci offre anche un “libro illustrato”, come si diceva una volta, cioè dotato di molte illustrazioni, scelte per stimolare il confronto con il testo. Oppure si può leggere come il diario di una serie di visite guidate a paesaggi letterari inquietanti, arcani, perturbanti, propri della nostra condizione di orfani del Sacro. Panizza propone al lettore di fermarsi a meditare insieme a lui nell’epoca dei frammenti, della tecnocrazia e del transumano.
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Gianmaria Panizza
I frammenti dello specchio.
Divagazioni intorno al Sacro, all’Indicibile, all’Immaginario
ISBN-13: 978887536543-1
2024
pp. 162
cm 17 x 24
€ 22,00
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