Friedl Dicker Brandeis


Una biografia tra Olocausto e Arteterapia

L’autrice

Elena Makarova è artista, critico d’arte, scrittrice di prosa, storica, biografa specializzata in biografie dell’Olocausto, autrice di documentari e curatrice di mostre internazionali, Elena Makarova è nata a Baku, in Azerbaijan, ha vissuto a Mosca, dove insegnava arte ai bambini di una scuola sperimentale.
Trasferitasi in Israele nel 1990, ha lavorato come insegnante d’arte al Museo d’Israele a Gerusalemme. Ha al suo attivo circa 50 titoli, pubblicati con alcune case editrici russe, i cui temi toccano l’arte e la storia dell’Olocausto ed includono saggi, racconti e romanzi. Curatrice di mostre internazionali, ha realizzato numerosi documentari dedicati alla storia e all’arte.
È stata insignita del premio israeliano “Il migliore libro scritto non in ebraico” (1996) e della medaglia d’onore dell’Associazione Janusz Korszak a Gerusalemme (2005).
Attualmente vive in Israele, ma conduce percorsi artistici in Italia, Russia, Stati Uniti, Canada, Austria, Germania, Irlanda, Ucraina, Germania, Svezia, Israele e Repubblica Ceca.
È docente presso la Scuola di Formazione ArtLab per esperti di Laboratorio Esperienziale di Lyceum, Milano.

 

I testi

Al contrario degli educatori ufficiali, Friedl non è responsabile della sorveglianza dei dormitori, né delle occupazioni dei ragazzi. Ufficialmente, il suo lavoro si limita ai corsi di disegno. Tuttavia, la sua capacità di comunicare individualmente con ognuno, la sua energia ed i suoi eccezionali talenti avranno un immenso impatto sugli allievi. Friedl è perennemente circondata da bambini, è da loro che deriva la sua energia. Dimentica i suoi problemi personali per dedicarsi a null’altro che al loro sviluppo.

“Friedl ci insegnava ad iniziare un disegno oppure come guardare il mondo, come pensare in termini di spazio, come lasciare andare la nostra immaginazione e come rappresentarla su un foglio. Dall’ultimo piano della Casa d’Infanzia dove abitavamo disegnavamo il cielo, le montagne, la natura” ricorda Helga Kinsky, una delle sue allieve più grandi a Terezin.

Friedl si procura come riesce i materiali didattici di cui ha bisogno. Oltre alle spedizioni di forniture che Otto Brandeis, il fratello di Pavel, riesce a mandarle da Praga, recupera tutto quello che le capita sotto mano: formulari amministrativi del campo, disegni tecnici abbandonati in un vecchio edificio scolastico, pile di quaderni di brutta. Il retro di un foglio da disegno già utilizzato vale tanto oro quanto pesa. Malgrado tutto non ha abbastanza pennelli, confezioni di pittura e neanche carta per tutti i bambini. Per far fronte alla penuria di materiali, Friedl si sforza di trovare altri modi per esercitare i molteplici talenti infantili:

“Uno di loro stabilisce un elenco della divisione dei bambini in gruppi, gestisce il materiale e ne è responsabile; un altro tiene un diario di bordo artistico; altri si accontentano di aiutare o fare qualche schizzo su carta. Ce n’è pure uno che è sempre pronto a scovare del materiale artistico e a portarlo al gruppo. Tutte queste occupazioni vengono valorizzate, i ragazzi devono sapere che verrà il loro turno…”

L’insegnamento del disegno non pretende di far diventare tutti i ragazzi dei pittori, ma di liberare o meglio favorire la creatività e l’autonomia come sorgenti di energia, risvegliare la loro immaginazione, rafforzare le capacità di giudizio e di osservazione.

Oltre ai suoi corsi, Friedl spesso si fa carico di accogliere bambini traumatizzati o malati. Un giorno arrivano dalla Germania alcuni ragazzi che hanno visto uccidere il padre sotto i loro occhi. Sono profondamente traumatizzati. Seduti su una branda, si stringono gli uni agli altri, le mani nascoste tra le ginocchia. Vedendo che Friedl ha le lacrime agli occhi, si mettono a piangere senza riuscire a fermarsi, fino al momento in cui lei li porta vicino ad un lavandino e li informa con aria seria che devono avere le mani pulite per disegnare. Con loro grande stupore, lei distribuisce colori e carta e, ben presto, i bambini smettono di piangere e appaiono completamente assorbiti dalla nuova occupazione..

 

Elena Makarova

Friedl Dicker Brandeis

Una biografia tra Olocausto e Arteterapia

LYCEUM

ISBN-13: 978 88 7536566-0

2025

pp. 108

cm 15 x 21

€ 19,00

Indice

 

Friedl: quando l’Arte risveglia la fame di vivere (Elena Di Marco)

Friedl: dipingere l’essenza delle cose (Margherita Gandini)

 

FRIEDL DICKER BRANDEIS

Una biografia tra olocausto e arteterapia

 

Vienna 1898-1919

Weimar: il Bauhaus 1919-1923

Berlino-Vienna 1923-1934

Praga 1934-1938

Hronov 1938-1942

Terezin 1942-1944

L’insegnamento

Gli allievi di Friedl Dicker Brandeis

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